Juventus-Livorno 2-0. Doppietta di Llorente. +8 sulla Roma
Monday April 7 2014
Manca sempre meno. La Juve vince ancora, rimanda la Roma a meno otto e si avvicina ulteriormente allo scudetto. Il sedicesimo successo interno consecutivo è arrivato nel modo più sereno possibile: nonostante un Livorno molto attento, la Juve ha accelerato per circa mezz’ora, ha risolto la questione e poi ha risparmiato le forze in vista delle prossime partite. Il protagonista della serata è Fernando Llorente, magari non brillante a livello atletico ma letale in area di rigore: con una doppietta nel giro di tre minuti lo spagnolo ha fatto la differenza.
PRIMO TEMPO — Eppure il Livorno aveva iniziato bene la gara, chiudendo gli spazi e affidando a Emeghara le sue ripartenze. Di Carlo sceglie il 5-3-1-1 per chiudere le fasce e disturbare Pirlo con la corsa di Siligardi. In realtà per il regista della Juve gli spazi non mancano, ma il Livorno non lascia linee di passaggio semplici e i bianconeri faticano a trovare il tiro. La prima conclusione dopo meno di novanta secondi è proprio di Emeghara che impegna Buffon da fuori area. Bardi viene stuzzicato da Tevez al 6’ e cinque minuti dopo ancora l’Apache conclude, ma guadagna solo un angolo. La Juve spinge con insistenza e pian piano il pur diligente schieramento difensivo del Livorno comincia ad aprirsi. Al 19’ Pogba se ne va sulla destra e regala a Chiellini un rigore in movimento: il sinistro del difensore finisce in curva. Poi una combinazione Asamoah-Lichtsteiner crea apprensione a Bardi che viene battuto al 32’ da una superba giocata di Llorente: servito da Tevez, lo spagnolo si gira su Valentini e scarica un violentissimo sinistro sotto la traversa. Il Livorno barcolla e la Juve cerca subito il colpo del k.o.: al 35’ angolo di Pirlo, colpo di testa di Llorente, Bardi pasticcia e i bianconeri raddoppiano. Prima dell’intervallo è Tevez a sfiorare la rete con un tiro alla Del Piero che esce di pochi centimetri.
SECONDO TEMPO — La partita finisce qui e non è un modo di dire. Nella ripresa il ritmo si abbassa moltissimo, il possesso palla della Juve è infinito e le due squadre cominciano a pensare ai prossimi importanti impegni: i bianconeri giovedì ospiteranno il Lione nel ritorno dei quarti di Europa League, il Livorno domenica aspetta il Chievo per una decisiva sfida-salvezza. Così succede pochissimo: tirano fuori Llorente e Pirlo, poi Duncan impegna Buffon dalla distanza, ci prova un paio di volte Pogba. Conte fa rifiatare gli attaccanti titolari inserendo Giovinco e Vucinic, Di Carlo sostituisce il diffidato Emeghara. L’unica emozione la regala Gervasoni, che assegna 5’ di recupero per una partita finita da una vita.
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